Iniziative per la Pace
L’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, lo scorso 24 febbraio, ci ha colpiti tutti profondamente. I bambini hanno percepito, forse per la prima volta nelle loro vite, il possibile arrivo di un futuro diverso e minaccioso.
Nei giorni successivi, in ogni classe, docenti e bambini hanno condiviso i loro pensieri, le loro riflessioni, i loro timori e li hanno espressi attraverso l’arte, il disegno, le parole, la musica. Gli alunni hanno conosciuto e apprezzato la colomba di Picasso, hanno letto le poesie di Rodari, imparato filastrocche e cantato canzoni di pace, rielaborando poi queste opere con le loro mani e con le loro menti e creando ciò che la guerra non può e non potrà mai darci: amore, speranza e bellezza.
Classe 1^
Classe 2^
Le parole della PACE: le insegnanti hanno avviato un dialogo con i bambini in merito a ciò che sta accadendo in Ucraina sottolineando l’importanza della pace e dell’uso delle parole portatrici di pace. I bambini hanno poi costruito assieme e appeso la scritta “PACE” e letto la filastrocca “Costruttori di pace”.
Gli alunni hanno poi organizzato l’accoglienza di un compagno proveniente dall’Ucraina.
Classe 3^
La coperta della pace è nata all’indomani dell’attacco delle truppe russe all’Ucraina. Si è pensato di agire, proponendo qualcosa che coinvolgesse i bambini e partendo dai loro pensieri più spontanei.
Cosa mi suggerisce la parola PACE?
Calma, tranquillità, gentilezza, libertà, pazienza, empatia, amicizia, collaborazione, rispetto…
Qual è il simbolo della pace?
L’arcobaleno? La colomba? Il cielo azzurro?
Rivisitando l’opera di Picasso i bambini hanno scelto la colomba stilizzata per rappresentare i loro pensieri. L’hanno disegnata e ritagliata sulla carta, quindi hanno ricalcato il contorno sul panno e l’hanno nuovamente ritagliata. Le insegnanti e gli alunni hanno poi accostato i quadrati di panno dei colori dell’arcobaleno e un’amica li ha cuciti insieme.
Classe 4^
La luna di Kiev
“Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…”
“Ma son sempre quella!”
la luna protesta,
“Non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!”
“Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”.
Gianni Rodari
Come quasi tutti i lavori di Rodari, anche La luna di Kiev, pubblicata per la prima volta nel 1960 (nella raccolta edita da Einaudi “Filastrocche in cielo e in terra”), è un testo che insegna a ripudiare qualsiasi prevaricazione: non ci sono precedenze nel godere delle bellezze del mondo perché devono essere disponibili a tutti, indistintamente.
E’ importante ribadire come l’uguaglianza (la “pari dignità”) dei popoli che vivono sotto lo “stesso tetto” (il mondo) sia una tra condizioni che favoriscono la pace e quindi il futuro.
Per questo la nostra Costituzione “ripudia la guerra”.
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Articolo 11
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
Classe 5^
FLASH MOB PER LA PACE
Venerdì 18 marzo 2022, docenti e alunni del Mazzini si sono radunati in cortile per gridare ad alta voce il loro desiderio di PACE con l’obiettivo di offrire a tutti un’ulteriore occasione di riflessione, questa volta condivisa, su quanto sta ancora accadendo ogni giorno in un paese non così lontano da noi.